CHIRURGIA ORALE

La Chirurgia orale, nota anche come odontostomatologia, dal greco antico odontos (dente) e stoma (bocca), è la specializzazione medica che si occupa di tutte quelle problematiche odontoiatriche per cui si rende necessario un intervento di tipo chirurgico e include anche l’Implantologia e la Parodontologia.
 

Comprende un ampio numero di interventi eseguiti in anestesia locale come ad esempio:

  • Estrazione di un dente irrecuperabile
  • Disinclusione di denti ritenuti per poi essere riposizionati ortodonticamente nella loro posizione naturale
  • Estrazione di denti inclusi
  • Rimozione di formazioni cistiche interessanti sia le strutture osse sia i tessuti molli
  • Endodonzia retrograda, apicectomia
  • Rimozione di esostosi con rimodellamento osseo della mandibola e del mascellare superiore
  • Rimozione di piccole formazioni tumorali del cavo orale
  • Frenulectomie
  • Rigenerazione guidata delle ossa mascellari

Interventi di parodontologia e implantologia

In casi particolari, o quando il paziente lo richieda, è possibile eseguire interventi di chirurgia orale anche in anestesia generale o in sedazione, con il fine di minimizzare lo stress e l’ansia durante l’intervento.

Oggi la Chirurgia Orale è orientata verso un approccio minimamente invasivo teso a minimizzare gli esiti post-operatori per il paziente. 

DENTI DEL GIUDIZIO, ESTRAZIONE SI O NO ?

I Denti del giudizio possono creare non pochi disturbi. Nella maggior parte dei casi i denti del giudizio vengono estratti molto presto (prima dei 25 anni) in forma preventiva per evitare problemi futuri al paziente. In giovane età il rischio di danneggiare un nervo si abbassa sensibilmente. Non avendo ancora le radici completamente sviluppate, infatti, il dente viene estratto più facilmente. Tuttavia, se i denti del giudizio hanno spazio a sufficienza e se si possono pulire facilmente, non è necessario estrarli.

La scelta di estrarre il dente del giudizio può essere determinata da più cause.
Una di queste è quando compare il dolore.

  • Un dente del giudizio non erotto per esempio può dar origine a un’infiammazione o a un ascesso gengivale. Altre volte il dente può essere cariato e richiedere l’estrazione.
    Sovente, infatti, i denti del giudizio sono talmente vicini ai denti adiacenti da rendere molto difficoltosa una pulizia accurata. Questo aumenta il rischio di formazione della carie poiché lo spazio tra la corona del dente e l’osso della mascella, o della mandibola, costituisce l’ambiente ideale per la proliferazione batterica. Se non è possibile pulire accuratamente i denti, i batteri si moltiplicano e provocano quindi infezioni e gravi infiammazioni.

Nella peggiore delle ipotesi, come detto, si può formare un ascesso che, non solo provoca forti dolori, gonfiori e febbre, ma può anche avere ripercussioni sullo stato generale di salute del paziente.

  • Altro caso è quello del malposizionamento del dente del giudizio che si presenta orientato orizzontalmente ed essere a contatto con le radici del molare vicino. Il rischio di danneggiare quest’ultimo, o nei casi peggiori, provocarne la perdita, indica che è meglio togliere il dente del giudizio.
  • Può accadere invece che il dente del giudizio e la gengiva si presentino sani ma la mancanza di spazio nell’arcata richieda di procedere con un’estrazione. Sarà lo specialista a valutare l’entità del problema ortodontico, o a fare una previsione di crescita nel caso di paziente giovane. Consideriamo che, se manca lo spazio necessario all’eruzione corretta del dente, questo potrebbe crescere storto, danneggiando la gengiva e i denti adiacenti, con una conseguente riduzione della funzione masticatoria.

L’estrazione di un dente del giudizio è un intervento chirurgico frequentissimo. Nella maggioranza dei casi non presenta complicazioni ma, soprattutto nelle situazioni più complesse, va necessariamente affrontato con competenza ed esperienza da un dentista altamente specializzato in chirurgia orale. In tal modo si eviterà la possibilità di ledere i nervi con conseguenze pesanti, o addirittura permanenti, sulla salute orale del paziente. L’ausilio di un supporto radiografico, associato a una dotazione strumentale adeguata consentirà di valutare effettivamente la complessità dell’operazione.

Il progresso tecnologico e scientifico ha fatto sì che il decorso post-operatorio sia mediamente tranquillo e sicuro.
Tuttavia, ognuno di noi vive il dolore in modo diverso. Questa condizione vale ovviamente anche per il dente del giudizio che in taluni soggetti può creare disagio. Il dolore e il gonfiore però possono essere controllati attraverso la giusta terapia farmacologica prescritta dal dentista pre e post-intervento. È consigliato, comunque non forzare i movimenti che risultano difficoltosi e tenersi in contatto con l’odontoiatra.

CHIRURGIA ORALE: CONSIGLI PRE E POST TRATTAMENTO

Qualsiasi intervento chirurgico dentale eseguito nel cavo orale produce una serie di reazioni che devono essere controllate affinché la guarigione avvenga in modo rapido.
Sono da considerarsi reazioni normali un gonfiore moderato dei tessuti vicino al sito dell’intervento, leggeri rialzi termici e la presenza di ematomi nei giorni successivi all’operazione.

Affinché tali sintomi possano essere ridotti al minimo ci sono alcuni consigli che, se rispettati, vi consentiranno di vivere al meglio l’esperienza post-operatoria.

  • Assumere l’antibiotico prescritto dallo Specialista a partire dalla sera precedente l’intervento e seguire scrupolosamente le indicazioni fornite durante la visita.
  • Informare tempestivamente lo Specialista Odontoiatra se si è in cura con terapie anticoagulanti.
  • continuare l’assunzione dell’antibiotico per almeno 5 giorni ogni 12 ore
  • assumere antidolorifici secondo indicazioni dello specialista
  • applicare il ghiaccio nel giorno dell’intervento per almeno 2 ore
  • usare il collutorio alla clorexidina 0,2% per 2-3 volte al giorno, sciacquandosi delicatamente
  • non assumere acido acetilsalicilico (aspirina)
  • in caso di interventi nell’arcata superiore, soffiare il naso delicatamente per una settimana e starnutire a bocca aperta
  • applicare delle garze umide se persiste sanguinamento
  • dormire con uno o due cuscini in modo da mantenere la testa sollevata e appoggiarsi sulla parte non operata.

E poi ecco qualche altra indicazione post-chirurgica sullo stile di vita che potrebbe aiutarvi:

  • moderare gli sforzi fisici ed evitare di praticare sport per alcuni giorni
  • masticare dalla parte opposta rispetto al sito dell’intervento
  • mangiare cibi morbidi e tiepidi
  • non utilizzare lo spazzolino e/o lo scovolino nella zona sottoposta a chirurgia
  • non fumare

Ricordiamo a tutti i pazienti che fanno uso di farmaci di informare preventivamente il medico, onde evitare effetti collaterali dovuti all’uso di antibiotici o antidolorifici.

Per qualsiasi chiarimento o dubbio circa il corretto comportamento da adottare, in caso di intervento chirurgico dentale, potete sempre contattarci.