IMPLANTOLOGIA

L’implantologia è quella branca dell’odontoiatria che si occupa di sostituire i denti mancanti con radici artificiali in titanio ancorate nell’osso. Gli impianti possono sostenere denti singoli, gruppi di denti o fare da supporto per una protesi completa dell’arcata.

Qualora le condizioni di salute generale e l’anatomia locale dei pazienti lo consentano, gli implantologi possono effettuare impianti post-estrattivi (estrazione di uno o più denti e posizionamento contestuale di impianti) e, in certi casi, a carico immediato (posizionamento di impianto e protesi nella stessa seduta).

È inoltre possibile, con la chirurgia computer guidata pianificare il posizionamento degli impianti mediante software di massima precisione che permettono di effettuare interventi poco invasivi, senza aprire un lembo chirurgico e quindi senza suture, limitando il decorso post- operatorio ed aumentando il comfort dei pazienti.

All on 4 o All on 6, sono tecniche perfette per ridurre tempi e stress e permettono di riabilitare mediante una chirurgia guidata e un carico immediato l’intera arcata con denti fissi in 24 ore, posizionando solo 4 o 6 impianti per arcata permettendo altresì un minor investimento economico.

L’edentulia ovvero l’assenza di uno o più elementi dentari è una condizione che incide gravemente sulla qualità di vita, mette l’individuo in condizioni di disabilità nonché di disagio sociale.  

Le protesi totali tradizionali sono state la riabilitazione standard per di più di un secolo. Molti portatori di protesi sono in grado di indossare una protesi totale senza problemi, ma buona parte potrebbe manifestare grossi disagi e non riuscire a compiere le normali funzioni masticatorie e fonatorie. 

Le riabilitazioni possibili in caso di edentulia totale sono sia protesiche che implanto-protesiche e fanno capo a queste grandi famiglie:

  • Protesi totale tradizionale (dentiera)
  • Overdenture su impianti rimovibile dal paziente
  • Protesi fissa su impianti non rimovibile dal paziente (Toronto bridge)

IMPLANTOLOGIA OVERDENTURE

Spesso si sente parlare di overdenture come alternativa alla protesi totale tradizionale (dentiera).

Le protesi tradizionali a volte risultano essere un problema non da poco per chi le porta ogni giorno. Le comuni dentiere, infatti, possono essere piuttosto instabili e creare nel paziente un senso di imbarazzo e insicurezza nelle operazioni quotidiane e nella vita sociale, come parlare o mangiare. Mentre alcune persone non riscontrano problemi e si sentono a proprio agio, altri patiscono fastidi per lo più di natura psicologica e pratica. Le dentiere, inoltre, possono risultare scomode e ingombranti, quasi come corpi estranei nella bocca. L’opzione più sicura per rimediare a questa instabilità e all’ingombro della classica dentiera è l’overdenture.

L’overdenture è una protesi dentaria rimovibile scelta sempre di più da pazienti, che rappresenta un’alternativa economica, affidabile e pratica tra la classica dentiera tradizionale e la protesi fissa supporta da impianti (toronto bridge).

L’overdenture è priva di palato, quindi meno ingombrante rispetto ad altre soluzioni 

L’overdenture è costituita da due parti: l’impianto fisso, con attacco nella bocca del paziente e la protesi (i denti e gengiva artificiali), la parte rimovibile.

L’impianto si aggancia alla protesi, rendendola pertanto più stabile e facile da estrarre. L’overdenture si rimuove comodamente con una leggera pressione e un piccolo clic. Gli impianti ovviamente rimarranno stabili e ben saldi nelle loro sedi, mentre denti e gengiva artificiali potranno essere staccati per essere puliti agevolmente.   Il materiale di cui è costituita la protesi è solitamente la resina con l’aggiunta di rinforzi in metallo. È stato riscontrato che le percentuali di successo degli impianti di overdenture variano tra il 92% e il 100%, a prescindere dal sistema di ancoraggio utilizzato e dall’età dei pazienti. Le protesi sono ancorate agli impianti con appositi attacchi-femmine che vanno a bloccarsi negli attacchi-maschi. I collegamenti più comuni possono essere sferici o con un ancoraggio a barra.  

La scelta della connessione tra la sovrastruttura dei denti fissi e l’attacco dell’impianto deve essere fatta tenendo in considerazione diversi elementi, tra cui le condizioni anatomiche e morfologiche della mascella, la presenza di eventuali disturbi o patologie, il biotipo scheletrico, il tipo di occlusione, l’arcata antagonista, la posizione degli impianti, le abitudini igieniche del paziente.

L’overdenture risulta utile per quei pazienti che sono totalmente privi di denti, giusto compromesso pratico ed economico tra una protesi fissa su impianti e una convenzionale dentiera rimovibile.

Questi i vantaggi che l’overdenture garantisce:
– è una soluzione più economica rispetto la protesi fissa su impianti (Toronto bridge)
– è pratica da usare, si rimuove, si estrae e si riposiziona facilmente
– è semplice da pulire per effettuare le operazioni di igiene quotidiana
– è comoda, garantisce maggiore stabilità e comfort rispetto alla dentiera
– non richiede ribasature e adesivi come le dentiere
– produce benefici psicologici
– offre maggiore sensibilità in fase di masticazione (una migliore masticazione ha anche come conseguenza una migliore digestione)
– permette di parlare in modo migliore e più naturale
– l’operazione è meno invasiva per l’organismo
– i tempi di guarigione del paziente sono ridotti.

TORONTO BRIDGE, COS’È?

L’impianto dentale denominato Toronto Bridge è una protesi dentaria fissa totale, dotata di flangia, ovvero di gengiva fissa. Questo tipo di protesi viene fissata in maniera diretta, attraverso monconi (abutment), ad impianti dentali osteointegrati in titanio.

Questa soluzione protesica fu presentata per la prima volta in Canada , negli anni ’80.

Con la diffusione del Toronto Bridge è possibile andare letteralmente a sostituire l’arcata dentale inferiore o l’arcata dentale superiore, senza sottoporre il paziente a diverse incisioni con tutti i rischi annessi.

il Toronto Bridge di solito è composto da almeno dodici elementi dentali. Quindi, è in grado di andare a sostituire un numero molto elevato di denti, fino a coprire tutta l’arcata.

Questi denti artificiali (generalmente 12 per arcata dentaria) possono essere realizzati in diversi materiali, la ceramica o la resina composita, la scelta, ovviamente, dipende dal paziente e di solito, all’aumentare del prezzo aumenta anche la positività del risultato.

La peculiarità del Toronto Bridge è che, oltre agli elementi dentali, esso è costituito da una parte di gengiva finta che in gergo odontoiatrico viene chiamata Flangia.

Come puoi facilmente intuire, l’obiettivo della flangia è quello di nascondere le parti dell’impianto, quindi permette di avere un risultato finale perfetto.

Lo scopo della Flangia, però, non è esclusivamente estetico. Infatti quando una persona rimane senza un certo numero di denti per un lungo periodo di tempo, tenderà al riassorbimento dell’osso mascellare, ottenendo quello che viene comunemente chiamato Sorriso Equino, e la flangia lo evita.

Un’altra differenza importante che lo distingue dalla dentiera e dall’overdenture riguarda la non mobilità della protesi, divenendo il Toronto Bridge una protesi fissa a tutti gli effetti.

Dopo aver fatto la visita di controllo, in cui il dentista avrà accuratamente esaminato le condizioni del tuo cavo orale, per valutare se il Toronto Bridge è adatto al tuo caso oppure no, il dentista preleverà un’impronta dentale che servirà al laboratorio per creare la protesi.

Si procede con l’inserimento degli impianti nel mascellare superiore o inferiore utilizzando la tecnica All on 4 (letteralmente tutto su 4 impianti). Questi quattro impianti di sostegno devono essere posizionati in un modo particolare, con una certa inclinazione che gli consentirà, appunto, di sostenere il peso della protesi.

I due impianti di sostegno che vengono posizionati al centro, saranno posizionati verticalmente, mentre quelli laterali saranno leggermente inclinati.

Qualora la quantità e la qualità di osso lo permetta è possibile effettuare un All on 6 (tutto su 6 impianti).

In ogni caso, la tecnica di installazione di una protesi Toronto Bridge è famosa perché è talmente rapida che nel giro di pochissime ore, il paziente tornerà a sorridere mostrando una dentatura smagliante!

Avrai intuito sicuramente che il Toronto Bridge è la soluzione ideale per tutti quei pazienti edentuli, ossia privi di denti. Tuttavia solo in presenza di alcune condizioni specifiche si può procedere con l’installazione di questa protesi così innovativa.

Per questo motivo, prima di procedere con le fasi di cui abbiamo parlato sopra, il dentista ti farà un’accurata visita di controllo e ti sottoporrà a degli esami specifici per far sì che non ci siano delle complicazioni dopo aver inserito l’impianto.

È molto importante che il candidato per l’inserimento del Toronto Bridge goda di un buono stato di salute. È molto raro che un paziente presenti il totale deterioramento del tessuto osseo e, quindi, l’impossibilità di inserire correttamente gli impianti di sostegno. Tuttavia, per eliminare ogni dubbio lo specialista potrebbe ritenere opportuno far eseguire una radiografia Cone Beam 3D della cavità orale.

Infatti, questi esami la radiografia o la TAC dentale sono in grado di fornire informazioni utilissime e dettagliate sullo stato di salute delle ossa e dei tessuti molli.

Come funziona per ogni tipo di protesi dentale, anche in questo caso ci sono delle piccole accortezze a cui rendere conto per una manutenzione dell’impianto.

Mantenere la protesi pulita è la regola principale da seguire per evitare che si presentino delle complicazioni sgradevoli, ad esempio l’accumulo dei batteri al di sotto della stessa.

La protesi è talmente simile ai denti normali che sarà sufficiente continuare a spazzolare i denti almeno tre volte al giorno.

Devi prestare particolare attenzione a non favorire l’accumulo dei batteri (ad esempio con i residui del cibo) al di sotto della flangia aiutandoti con un idropulsore e scovolini.

In ogni caso, se ti attieni a seguire tutti i consigli che ti darà il tuo dentista, non hai nulla da temere!

vantaggi di questa innovativa pratica dentistica sono veramente tanti.

Tuttavia di seguito vi citiamo i più importanti che spesso costituiscono parte delle motivazioni che convincono i pazienti a mettere questa protesi:

  • La procedura dura qualche ora e al termine il paziente potrà riprendere il suo normale stile di vita
  • I denti artificiali sono talmente robusti da permettere a chiunque di mangiare normalmente, dimenticando di indossare una protesi
  • Con l’ausilio della tecnica All on 4 o All on 6, viene allontanato il rischio di danneggiare il nervo mandibolare
  • L’intervento chirurgico è minimo e relativamente invasivo e se il paziente indossa già gli impianti di sostegno non si dovrà nemmeno intervenire chirurgicamente
  • La protesi non si stacca e non traballa (ad esempio mentre si parla o mentre si mangia) perché è letteralmente avvitata alle ossa del paziente
  • Non c’è il rischio del famoso Sorriso equino, grazie alla presenza della gengiva finta
  • Chi la indossa riacquista piena fiducia in se stesso, senza temere di aprire bocca a causa della mancanza dei denti
  • Grazie ai tipi di materiali che vengono utilizzati, l’effetto finale sarà naturale e i denti artificiali si mimetizzano perfettamente con quelli naturali

CASI TRATTATI NEL NOSTRO STUDIO

CASO 1 – TORONTO BRIDGE ARCATA INFERIORE

CASO 2 – TORONTO BRIDGE ARCATA SUPERIORE E ARCATA INFERIORE.

CHIRURGIA IMPLANTARE: CONSIGLI PRE E POST TRATTAMENTO

Qualsiasi intervento chirurgico dentale eseguito nel cavo orale produce una serie di reazioni che devono essere controllate affinché la guarigione avvenga in modo rapido.
Sono da considerarsi reazioni normali un gonfiore moderato dei tessuti vicino al sito dell’intervento, leggeri rialzi termici e la presenza di ematomi nei giorni successivi all’operazione.

Affinché tali sintomi possano essere ridotti al minimo ci sono alcuni consigli che, se rispettati, vi consentiranno di vivere al meglio l’esperienza post-operatoria.

  • Assumere l’antibiotico prescritto dallo Specialista a partire dalla sera precedente l’intervento e seguire scrupolosamente le indicazioni fornite durante la visita.
  • Informare tempestivamente lo Specialista Odontoiatra se si è in cura con terapie anticoagulanti.
  • continuare l’assunzione dell’antibiotico per almeno 5 giorni ogni 12 ore
  • assumere antidolorifici secondo indicazioni dello specialista
  • applicare il ghiaccio nel giorno dell’intervento per almeno 2 ore
  • usare il collutorio alla clorexidina 0,2% per 2-3 volte al giorno, sciacquandosi delicatamente
  • non assumere acido acetilsalicilico (aspirina)
  • in caso di interventi nell’arcata superiore, soffiare il naso delicatamente per una settimana e starnutire a bocca aperta
  • applicare delle garze umide se persiste sanguinamento
  • dormire con uno o due cuscini in modo da mantenere la testa sollevata e appoggiarsi sulla parte non operata

E poi ecco qualche altra indicazione post-chirurgica sullo stile di vita che potrebbe aiutarvi:

  • moderare gli sforzi fisici ed evitare di praticare sport per alcuni giorni
  • masticare dalla parte opposta rispetto al sito dell’intervento
  • mangiare cibi morbidi e tiepidi
  • non utilizzare lo spazzolino e/o lo scovolino nella zona sottoposta a chirurgia
  • non fumare

Ricordiamo a tutti i pazienti che fanno uso di farmaci di informare preventivamente il medico, onde evitare effetti collaterali dovuti all’uso di antibiotici o antidolorifici.

Per qualsiasi chiarimento o dubbio circa il corretto comportamento da adottare, in caso di intervento chirurgico dentale, potete sempre contattarci.